Erotico
Questo però non l’acquietò, anzi si sentiva come una cagna in calore; una femmina avida e vogliosa. Si vestì con cura; autoreggenti a rete con bordo in pizzo nero, stivali con platò e tacco da 15 cm rigorosamente neri, attillati fino a metà coscia. Il vestito di raso nero aveva una profonda scollatura sulla schiena nuda. S’infilò il cappotto e uscì. A circa una decina di km dalla sua abitazione, si trovava un locale aperto 24 ore su 24. Era un luogo molto particolare, si potevano incontrare uomini o donne, soli, coppie etero e non. La voglia di Susy era tangibile; entrando nel locale si voltarono in molti a guardarla. Di diresse al bar e ordinò un gin lemon. Si sedette e aspettò. Dopo poco tempo, si avvicinò una coppia. Lui molto alto e distinto, l’amica giovane e carina con labbra carnose ed un sorriso accattivante. Scambiarono qualche parola, giusto per capire le affinità, poi si diressero verso il privè. La stanza era semibuia, un letto rotondo al centro, con svariati cuscini color amaranto; sulla destra un frigobar con ogni bevanda possibile, un tavolino quadrato, una poltroncina. Sulla sinistra scendendo un paio di scalini, una piccola jacuzzi. Susy si sfilò con un gesto l’abito e si sedette a gambe divaricate sul letto, con le mani appoggiate alle sue ginocchia. Sorrise la giovane ragazza, spogliatasi anch’essa, si mise in ginocchio di fronte a lei, insinuando la lingua tra le labbra rosee. Ne uscì un gemito di piacere, le mani di Susy presero a toccare il collo di lei, i capelli, spingendo la testa tra le sue gambe.
La ragazza eccitata iniziò ad accarezzarsi.
Penetrò entrambi, l’uomo distinto, badando a mantenere sempre attiva la voglia delle due donne, che ancora si baciavano e gemevano come femmine in calore, voluttuose, insaziabili. Lento il tempo passò, lento come una danza di corpi eccitati e consapevoli del piacere che donavano e che provavano. Uscirono dal locale insieme per andare a fare colazione, qualche risata e ancora tanta malizia negli occhi. A casa di Susy poi, il gioco continuò ma questa volta solo per le ragazze. L’uomo rimase ad osservarle, estasiato, le contemplava. Fu amore, passione, sentimento, sesso, giochi erotici, desiderio e appagamento; totale, completo, nuovo. Sublime il weekend passò. Stremata ormai Susy chiuse la porta. Probabilmente non li avrebbe più rivisti. Una “Muratti” e l’indomani sarebbe tornata ad essere ciò che era: la splendida, impeccabile signora Brown.
©Raffreefly
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