Fin da bambina, ho imparato ad amare carta e penna, colori e forme, come via d’uscita, come isolamento tra me e me, come fosse un intrinseco modo di dire: io esisto.
A cavallo dell’anno 2010 iniziai così a mettermi in gioco sul serio. I miei pensieri, le mie poesie, le mie riflessioni le buttai in rete, aspettando risposte. Dopo breve tempo, miracolo del web, mi contattò un critico e storico dell'Arte, laureato al Dams di Bologna, un tassello di elevata importanza nella mia vita, che la cambiò, inconsapevolmente e inesorabilmente.
Colpito dalle mie poesie, mi propose di collaborare con lui, dandomi il compito di ricercare talenti letterari. All’inizio ero piuttosto timorosa, affascinata sicuramente, ma titubante. Poi, mi posi una domanda: che differenza c’è tra ricercar talenti e il lavoro da me svolto in precedenza? Nessuna differenza. Ci vuole, per entrambi i lavori, sia la disponibilità all’ascolto, che abilità nel risolvere problemi.
Posso farcela.
Da questo stupendo lavoro, nell’anno 2011 hanno visto la luce ben quattro antologie di poeti contemporanei.
I libri, finemente rilegati, a tiratura limitata, avevano le copertine di quattro incisori di acqueforti , una tecnica di incisione su metallo in cui la
lastra di rame, ricoperta da un sottile strato di vernice e incisa con una punta d'acciaio, viene sottoposta all'azione dell'acido nitrico che segna il metallo solo sulle parti scalfite.
Il mio sangue, a questo punto, correva veloce. Le mie creazioni nascevano spontanee, rapide, sicure e attente verso il mondo che mi circondava.
Ho sentito forte e chiara la necessità di continuare da sola, essere talent scout di me stessa, senza appoggiarmi necessariamente e obbligatoriamente a qualcuno.
Sono uno spirito libero, non posso avere padroni.
Ora scrivere non mi basta più, voglio andare oltre.
Foto by ©Raffreefly
Libri d'arte
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